eventi • IO CI STO! - Percorsi di accompagnamento alla scoperta dell'alternativa possibile
IO CI STO! - Percorsi di accompagnamento alla scoperta dell’alternativa possibile” è il progetto che ha coinvolto minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e inseriti in un percorso di recupero. Proprio dall’incapacità dei ragazzi di riconoscere vie nuove da percorrere ha preso vita l’idea progettuale “IO CI STO!”, una strategia tesa a stimolare il cambiamento attraverso la scoperta di alternative finora sconosciute in termini di persone, luoghi, attività, valori, desideri, stili di vita. 
 
IO CI STO è allora diventato il leitmotiv del progetto: “IO CI STO!” per l’ambiente, per le persone e nel confronto con l’altro diverso da me, “IO CI STO” a imparare e, in tutto questo, “IO CI STO” nella legalità. Appunto la legalità: perché gli obiettivi principali del coinvolgimento di questi ragazzi, autori di reato con storie dalle sfaccettature inaspettate, custodi di un senso nascosto e che trovano la propria realizzazione nel comportamento trasgressivo, sono il prevenire la recidiva o il riprodursi di situazioni di devianza latente e la creazione di nuovi presupposti per un reinserimento sociale di questi minori. 

Il progetto ha offerto ai ragazzi l’opportunità di affacciarsi a contesti strutturati di carattere associativo, cooperativistico, formativo o produttivo, di “sporcarsi le mani” in attività di volontariato e di “metterci la faccia” nel dialogo con professionisti, volontari, docenti: ecco allora il laboratorio di restauro biciclette da inviare in Paesi africani e la formazione in aula sui temi della sicurezza; e poi la sperimentazione delle nuove tecnologie della realtà virtuale per apprendere i primi rudimenti dell’edilizia; lo stare in ascolto di “chi ne sa di più” e il giocarsi in prima persona nel dialogo con tutti gli attori del progetto; e ancora la scoperta di cosa ognuno di noi può fare per la tutela dell’ambiente e, per questo, il mettersi al lavoro a fianco dei volontari e nell’ascolto dei professionisti del settore.  Insomma una proposta ricca di esperienze utili per recuperare la fiducia in se stessi, per sganciarsi da comportamenti spesso rigidamente precostituiti, per sviluppare un pensiero autonomo e la capacità di ascolto e di confronto, per mettersi infine e soprattutto in discussione. 

Il Progetto è stato reso possibile grazie al contributo della Regione del Veneto (D.G.R. n. 1648/2016 Finanziamento di iniziative socio-educative a favore di persone detenute negli istituti penitenziari del Veneto e di persone in area penale esterna - anno 2020 D.G.R. n. 1190/2020) e all’accoglienza favorevole dell’U.S.S.M. di Venezia. 
 
Il Progetto è ampiamente illustrato in una pubblicazione, ricevibile a richiesta.