centro studi • progetti • Progetto COORDINAMENTO REGIONALE VENETO PER IL SUPPORTO ALLE VITTIME DI TORTURA E DONNE SINGOLE E IN FAMIGLIA

Edizione e coordinamento: Comune di Padova, Settore Gabinetto del Sindaco , U.P. Accoglienza e Immigrazione, Opere Riunite Buon Pastore.

 

Partner di progetto: Comune di Verona, Il Sestante Cooperativa, Cooperativa Sociale Porto Alegre, Cooperativa Sociale Il Villaggio Globale, Cooperativa La Famiglia, Cooperativa Sociale Panta Rei, Il Mondo nella città O.N.L.U.S., Società cooperativa sociale Una Casa per L'Uomo, Co.Ge.S. Società Cooperativa Sociale.

Progetto co-finanziato dall'Unione Europea, Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013 e Ministero dell'interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione e l'Asilo.

Il progetto mira alla sensibilizzazione di una vasta rete di stakeholders in tutto il territorio al fine di elaborare un modello unico regionale per il supporto alle vittime di tratta e di tortura e donne richiedenti asilo/titolari di protezione internazionale. Sono in programma una serie di interventi informativi per Asl, enti pubblici, servizi territoriali e centri per l'impiego e due convegni tematici conclusivi, caratterizzati da un approccio multidisciplinare che coniuga contenuti mutuati dall'etnopsichiatria, dal pensiero sistemico-relazionale e dall'antropologia culturale e medica.

Fra i molti obiettivi del progetto:

  • apprendere e realizzate procedure e tecniche operative di supporto psico-sociale attraverso linguaggi quali teatro, workshop creativi, laboratori narrativi ed esperienziali
  • fornire una lettura critica e dinamica dei fenomeni migratori
  • creare un sistema informativo regionale
  • individuare, coinvolgere e potenziare la visibilità di nuovi partners pubblici e privati che possano offrire risorse umane e finanziarie alle categorie di utenti vulnerabili
  • potenziare gli strumenti di inserimento sociale
  • creare ambienti per il supporto collettivo, la cura individuale, la formazione e l'auto aiuto
  • uniformare le strutture esistenti attraverso l'adeguamento di spazi nei centri d'accoglienza e nei punti informativi

 

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